Gestone del Carico Emotivo dell’Adolescente
Gestione del carico emotivo
Il carico emotivo influenza l’esecuzione di un compito da parte dell’adolescente, facilitandone la sua risoluzione o interferendo sulla capacità di recuperare le risorse disponibili. Infatti, quando aumenta la complessità del compito, cresce anche l’incertezza, richiedendo quindi maggiori risorse dal punto di vista emotivo (Menozzi, 2022).
La risoluzione di alcuni compiti può essere molto stressante per l’adolescente, facendo percepire un eventuale fallimento come una minaccia alla propria autoefficacia, diminuendo quindi la percezione delle proprie capacità.
CARICO EMOTIVO
Inoltre, anche l’attenzione può essere influenzata dal carico emotivo, non permettendo all’adolescente di indirizzare il proprio focus sugli elementi rilevanti della situazione, oppure non consentendogli di mantenere la concentrazione per un determinato periodo di tempo.
Le emozioni, infatti, sono schemi comportamentali che si innescano automaticamente in ogni situazione che comporti un cambiamento dello status quo attuale, soprattutto se tale cambiamento implica l’esistenza di possibili minacce, indipendentemente dal fatto che siano fisiche o sociali (Bueno i Torrens, 2022).
Come sostiene Ruiz Martin (2021), è diverso parlare di emozioni come fattore modulante dell’apprendimento che parlare di educazione emotiva.
Il primo si riferisce, ad esempio, al fatto se le attività svolte debbano essere “emozionanti” affinché l’apprendimento degli adolescenti sia efficace.
L’educazione emotiva allude all’importanza di insegnare agli adolescenti a riconoscere e gestire le proprie emozioni.
Per Ruiz Martin (2021), entrambi gli aspetti hanno un impatto sull’apprendimento, ovviamente, ma l’educazione emotiva va oltre, in quanto persegue obiettivi olistici: fornire agli adolescenti abilità socio-emotive che contribuiscono a costruire il loro benessere personale e sociale.
Il carico emotivo influenza fortemente i processi di memoria e i processi che determinano le prestazioni, che nel caso degli adolescenti, riguardano principalmente la sfera scolastica e sportiva.
Le sfide che uno studente deve affrontare durante una lezione, così come le molteplici interazioni che instaura con l’insegnante e con i suoi compagni, modulano in ogni momento il suo stato emotivo.
È ovvio che le emozioni positive saranno più vantaggiose in termini di motivazione, ma tuttavia, quando si tratta di svolgere i compiti in classe, tutte le emozioni, siano esse positive o negative, possono finire per essere favorevoli o dannose.
Ciò che determinerà davvero se il suo effetto sulle prestazioni degli studenti va in un modo o nell’altro sarà la sua intensità, o quello che è definibile come il suo livello di attivazione.
Il livello di intensità o di eccitazione con cui si produce una risposta emotiva, e di conseguenza l’entità con cui influenza le funzioni cognitive e il comportamento, è una variabile molto importante da tenere in considerazione quando si discute dell’effetto delle emozioni sul contesto scolastico.
A seconda di questo livello di attivazione, l’efficacia di un compito di apprendimento in classe sarà migliorata o indebolita.
Come sottolinea Ruiz Martin (2021), intensità moderata e durata breve.
L’intensità delle emozioni e i loro effetti sulle funzioni cognitive variano da un livello di iperattivazione, come nel caso di emozioni intense o stati di allerta, a livelli di inattivazione, come nel caso di stati di rilassamento o di sonno.
D’altra parte, quando l’attivazione è a un livello intermedio, siamo in uno stato ottimale per svolgere questo tipo di attività.
In conclusione, è molto importante non dimenticare che il modo in cui gli adolescenti percepiscono i loro rapporti con i loro insegnanti, con i loro compagni di classe e, in generale, con l’ambiente sociale che li circonda, ha un’influenza decisiva nel loro stato emotivo e, soprattutto, sulla loro motivazione.
Bisogna sottolineare che gli adulti che facilitano un clima emotivo positivo ed esprimono entusiasmo per il loro lavoro costruiscono un ambiente in cui gli adolescenti sono più motivati a imparare e più disposti a collaborare e partecipare.
Pertanto, affinché l’apprendimento attraverso l’interazione sociale sia efficace, l’adolescente deve partecipare attivamente, valutando le spiegazioni, esplorando e chiarendo le incongruenze ed esprimendo le proprie idee alla luce di quelle che emergono dall’ambiente nel quale si stanno formando.
Il carico emotivo, in definitiva, non dipende solo dal compito che il soggetto è chiamato a risolvere, ma dall’interazione dell’individuo con l’ambiente.
BIBLIOGRAFIA
Bueno i Torrens, D. (2022). El cerebro del adolescente. Descubre cómo funciona para entenderlos y acompañarlos. Barcelona: Grijalbo Mondadori.
Menozzi, A. (2022). Psicologia in campo: allenare le abilità psicologiche nel settore giovanile. Amazon Publishing.
Ruiz Martin, H. (2021). ¿Cómo aprendemos? Una aproximación científica al aprendizaje y la enseñanza. Barcelona: Editorial Grao.
per gli atleti
Per le societa'
Contatti
Via Boiardi 2/1 Reggio Emilia
ultime news
resta aggiornato CONSULTING SERVICE
La scuola non mi fa paura
Adolescenza scolastica a cura del dott. Andrea Menozzi, psicologo dello sviluppo e dello sport
Supporto Scolastico Atleti Adolescenti
Studio e sport, uno degli ostacoli maggiori nel percorso formativo degli atleti è la scuola
Adolescenza e Carico Psicologico
lo sforzo che richiede e la fatica che provoca, non solo hanno un effetto immediato sull’adolescente…