come capire un adolescente
L’accesso all’indipendenza è associato a cambiamenti comportamentali caratteristici di questo periodo, come la maggiore necessità di esplorare nuove relazioni e la maggiore ricerca e tutela dell’intimità.
Biologicamente, il periodo dell’adolescenza è segnato dall’inizio della pubertà, una fase dello sviluppo in cui si verifica un rapido aumento della secrezione degli ormoni gonadici attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, e che provoca diversi cambiamenti a livello corporeo e cerebrale.
la pubertà
La pubertà inizia intorno ai 9-10 anni nelle ragazze, ma un po’ più tardi, tra i 10 e i 12 anni, nei ragazzi.
I cambiamenti più visibili a livello corporeo includono lo sviluppo dei peli pubici e delle ascelle, la crescita del seno nelle ragazze, i peli del viso nei ragazzi, nonché vari cambiamenti nella fisionomia del corpo e del viso specifici per ogni sesso.
Nelle ragazze provoca anche l’inizio delle mestruazioni, anche se queste compaiono due o tre anni dopo l’inizio della secrezione ormonale della pubertà.
D’altra parte, a livello cerebrale, si verificano cambiamenti nel funzionamento del circuito cerebrale che elabora la ricompensa.
interazioni sociali
Tutti questi cambiamenti portano ad una maggiore consapevolezza tra i ragazzi e le ragazze nei confronti delle interazioni sociali ed emotive (Rueda Cuerva, 2021).
Nonostante la sua stretta relazione con la pubertà, l’adolescenza non è un concetto esclusivamente biologico, ma piuttosto culturale.
Dott. Andrea Menozzi psicologo dello sport e dell’adolsescenza
La maggior parte degli adulti che spesso interagiscono con i giovani, forse dimenticando di aver attraversato anche loro una volta quella stessa fase della vita, si sono chiesti cosa c’è nel cervello di un adolescente.
comprendere un adolescente
Comprendere il cervello dell’adolescente richiede di mettere in relazione il corso di maturazione di tre diversi circuiti cerebrali: il sistema di ricompensa, il sistema di elaborazione sociale e la rete di attenzione esecutiva (Rueda Cuerva, 2021).
Rispondere in modo adattivo e positivo nel contesto sociale sempre più complesso in cui l’adolescente deve svilupparsi implica un sottile equilibrio tra il funzionamento di questi tre sistemi cerebrali.
Se questo equilibrio è abbastanza difficile quando questi sistemi lavorano a pieno regime nel cervello adulto, lo è ancora di più nel cervello ancora immaturo di un adolescente.
Da un lato, i cambiamenti ormonali che si verificano durante la pubertà hanno effetti importanti sul funzionamento delle strutture del sistema limbico coinvolte nell’elaborazione della ricompensa.
Questi cambiamenti compaiono progressivamente e influenzeranno tutto il periodo dell’adolescenza, anche se raggiungono il loro apice intorno ai 15-16 anni.
Alterazioni nell’attività di queste strutture si traducono da un lato in un aumento della ricerca di nuove sensazioni e anche in un aumento significativo del valore motivazionale della presenza dei pari nel processo decisionale.
Pertanto, l’attivazione del sistema affettivo-motivazionale è particolarmente elevata durante l’adolescenza e, inoltre, è potenziata da aspetti quali la novità, l’attenzione e l’ammirazione verso i coetanei, e la possibilità di ricompense immediate.
Per questo motivo, le motivazioni socio-affettive hanno una maggiore influenza sulla definizione di obiettivi e traguardi dell’individuo.
Per supportare gli adolescenti a determinare i propri obiettivi, è importante, COME ADULTI provare a pensare e sentirci come loro, immaginare come ci sentiremmo in quella situazione se fossimo adolescenti.
Bueno i Torrens (2022) elenca una serie di raccomandazioni utili per poter cercare di capire l’adolescente e trovare strategie e comportamenti utili da mettere in atto.
Il cervello è costruito fin dalla prima infanzia, guidato da determinati programmi genetici ma fortemente influenzato dall’ambiente
L’ambiente sociale che generiamo intorno a loro favorisce le connessioni neurali che influenzeranno la percezione che avranno di sé stessi e il modo in cui si relazionano con il loro ambiente. Pertanto, l’educazione dell’adolescenza inizia molto prima, almeno dalla prima infanzia.
Cerchiamo di essere tolleranti con i comportamenti che non ci piacciono, il che non implica accettarli senza ulteriori indugi
Parliamo con loro con calma degli errori che pensiamo facciano, ma facciamolo quando lo stress non li domina e sempre in modo proattivo, senza perdere la fiducia.
Altrimenti, aggraveremo solo la situazione.
Gli adolescenti possono avere un comportamento assurdo agli occhi di un adulto e spesso non sono in grado di giustificare il motivo per cui lo hanno avuto
Anche l’adolescente più sensibile, obbediente ed emotivamente controllato farà qualcosa di inconsueto prima di uscire dall’adolescenza.
Non trasmettiamo rifiuto per le loro azioni, dato che gli adolescenti devono percepire il nostro supporto emotivo, non avvertire di essere lasciati mai al loro destino.
Aiutiamoli a rimanere stimolati e motivati, senza aumentare inutilmente il loro livello di stress.
Diamogli spazio per essere liberi, ma con dei limiti affinché anche loro si sentano protetti, sapendo che prima o poi cercheranno di romperli.
Lo stress è, tuttavia, il peggior nemico in questo compito se è acuto o cronico, perchè esacerba ulteriormente l’iperreattività emotiva e riduce l’efficienza delle funzioni esecutive.
In questo contesto, ciò di cui hanno più bisogno è incoraggiamento e supporto emotivo: quando vediamo un adolescente stressato, la cosa peggiore che possiamo fare è rimproverarlo eccessivamente senza dargli il nostro pieno supporto emotivo allo stesso tempo.
Mostriamo loro sempre fiducia, in modo che si fidino di noi e imparino a fidarsi di sé stessi.
È il modo migliore per essere informati della loro vita e sapere che, quando avranno bisogno di noi, verranno da noi.
Non aver paura dell’adolescenza dei nostri figli
Vivere questo periodo con illusione e speranza, tenendo presente che è un passaggio inevitabile e molto produttivo al termine del quale, se nulla va storto, emergerà un adulto sicuro di sé, dotato di poteri e capace di dirigere il proprio destino.
Sebbene spesso non lo comprendano razionalmente, gli adolescenti percepiscono il nostro stato emotivo e questo li influenza: se viviamo questa fase con paura e sfiducia, questo sarà ciò che vivranno per sé stessi.
BIBLIOGRAFIA
Bueno i Torrens, D. (2022). El cerebro del adolescente. Descubre cómo funciona para entenderlos y acompañarlos. Barcelona: Grijalbo Mondadori.
Rueda Cuerva, C. (2021). Educar la atención con cerebro. Madrid: Alianza Editorial.
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