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Adolescenza e Carico Psicologico

Cosa si intende per adolescenza e carico psicologico?

adolescenza carico psicologico

Perchè parlare di adolescenza e carico psicologioco?

L’adolescente, nei contesti scolastici, sportivi e sociali, molto spesso è chiamato a mantenere livelli d’intensità elevati ed a elaborare un’innumerevole quantità e qualità di stimoli che si modificano e variano in funzione dei cambiamenti della situazione, costringendolo a individuare le informazioni rilevanti per emettere la miglior risposta motoria e cognitiva.

cosa si può definire come: carico psicologico?

La difficoltà psicologica che deve affrontare la persona nel contesto è determinata da ciò che si può definire carico psicologico.

Nel concreto, rappresenta la quantità di risorse psicologiche che l’adolescente deve utilizzare per adattarsi e risolvere una situazione, un problema o un compito in un contesto determinato.

Il carico psicologico, lo sforzo che richiede e la fatica che provoca, non solo hanno un effetto immediato sull’adolescente, ma determinano un processo di adattamento a medio-lungo termine sui meccanismi del sistema cognitivo.

Di Domenico e Nussbaum (2008) definiscono il carico psicologico come l’insieme di risorse cognitive ed emozionali che un individuo spende a livello mentale mentre ricerca una determinata prestazione, allo scopo di risolvere un compito che ha precise indicazioni.

Questa definizione considera che le risorse cognitive ed emotive dell’adolescente sono limitate, i criteri di esecuzione non sono determinati solo esternamente ma sono anche stabiliti dall’individuo e che sia le esigenze del compito, sia le singole variabili così come altre variabili esterne influenzano il carico psicologico.

adolescenza e carico psicologico

In breve, il carico psicologico è un costrutto multidimensionale, il risultato dell’interazione tra le richieste del compito (es. memoria, elaborazione uditiva e spaziale), le caratteristiche della persona (es. livello di istruzione, esperienza sul compito, autoefficacia) e le caratteristiche della situazione (ad es. urgenza, pericolosità).

Come sostengono Díaz Cabrera, Fernaud e González (2013), quando si valuta e si interviene sul carico psicologico, è importante tenere conto di due dimensioni presenti in questo concetto. Innanzitutto è necessario distinguere tra due tipi di carico psicologico: quantitativo e qualitativo.

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Dott. Andrea Menozzi psicologo dello sport e dell’adolsescenza

carico psicologico qualitativov

carico psicologico quantitativo e qualitativo

Il carico psicologico quantitativo è il numero di compiti che l’adolescente deve svolgere in un dato periodo di tempo.

Il carico psicologico qualitativo si riferisce principalmente al livello di complessità cognitiva richiesta dai compiti.

Queste due dimensioni, tipi e livelli, si combinano per dare origine a quattro grandi categorie di carico di lavoro mentale (Díaz Cabrera, Fernaud, e González, 2013):

sovraccarico psicologico

Il sovraccarico psicologico quantitativo compare in situazioni in cui la pressione del tempo o un ritmo di lavoro veloce rendono difficile l’esecuzione di un compito.

Il sovraccarico psicologico qualitativo si verifica in situazioni in cui le richieste mentali richieste per svolgere adeguatamente il compito sono molto complesse a seconda delle risorse disponibili dell’individuo (conoscenze, abilità, esperienza…), e inoltre la sua esecuzione è percepita come troppo difficile.

Il sottocarico psicologico quantitativo si verifica in quelle situazioni in cui l’individuo affronta pochi compiti con poche richieste cognitive.

Il sottocarico psicologico qualitativo si verifica quando il compito da svolgere è troppo semplice e c’è abbastanza tempo per completarlo.

sovraccarico psicologico

Díaz Cabrera, Fernaud, e González (2013) sottolineano che sia il sovraccarico che il sottocarico hanno conseguenze negative: nello specifico, esiste una relazione negativa tra prestazione e carico psicologico, per cui la percezione del sovraccarico è associata ad una diminuzione della performance del compito.

Allo stesso modo, le situazioni di sottocarico mentale sono ugualmente dannose per lo svolgimento dei compiti, portando a una riduzione della vigilanza e alla percezione del compito come monotono e noioso.

In sintesi, il carico di psicologico è il risultato dell’interazione di un insieme di variabili presenti nella situazione contestuale: seguendo la prospettiva multidimensionale presentata da Díaz Cabrera, Fernaud, e González (2013), il carico psicologico è il prodotto dell’equilibrio tra le caratteristiche dei compiti e le caratteristiche della persona.

Per gli adolescenti, gli sforzi compiuti per svolgere un compito (nello sport o nel contesto scolastico) richiedono sia sforzi fisici che mentali, che sono legati a compiti cognitivi che richiedono una gestione consapevole e l’elaborazione di una grande quantità di informazioni.

L’incertezza di nuovi compiti cognitivi, la mancanza di feedback, la percezione del carico fisico e/o la fatica mentale associata possono aumentare il carico psicologico.

Gli effetti dannosi del carico psicologico soggettivo includono quattro tipi di risultati, che sono fatica mentale, monotonia, vigilanza ridotta e saturazione mentale

sovraccarico psicologico contigo

In conclusione, il carico psicologico è da considerarsi come un elemento soggettivo che produce una serie di effetti immediati sull’adolescente, che possono facilitare o danneggiare l’esecuzione del compito.

Per questa ragione, è necessario controllare il carico psicologico degli adolescenti, impegnati in compiti accademici, sportivi o sociali per evitare di presentare stimoli insufficienti a provocare adattamento cognitivo o stimoli troppo complessi che possono portare l’adolescente ad un sovraccarico eccessivo (Menozzi, 2022).

Per lavorare il carico psicologico è necessario considerare la componente cognitiva e quella emotiva, che sebbene siano fortemente in interazione, è bene siano analizzate separatamente per elaborare le migliori strategie psicologiche.

BIBLIOGRAFIA

Díaz Cabrera, D., Hernández-Fernaud, E., Rolo, G. (2013). Carga Mental de trabajo: guías de intervención. Madrid: Editorial Síntesis.

Di Domenico, A., Nussbaum, M. A. (2008). Interactive effects of physical and mental workload on subjective workload assessment. International Journal of Industrial Ergonomics, 38(11-12).

Menozzi, A. (2022). Psicologia in campo: allenare le abilità psicologiche nel settore giovanile. Amazon Publishing.

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