il cervello dell’adolescente
“Il cervello dell’adolescente è un cervello che si emoziona, impara, automatizza e agisce, tutto in un sistema di situazioni contestuali complesse, dinamiche ed interattive”.
Juan Collado e Daniel Ardoy
Tutti i nostri comportamenti e pensieri nascono dall’attività di un organo prodigioso, il cervello, flessibile e adattabile, che cambia con l’età e matura gradualmente.
Se comportamenti e pensieri sono generati e gestiti attraverso l’attività cerebrale, e se la loro struttura cambia e matura con l’età, non è logico pensare che l’adolescenza, con tutte le sue contraddizioni, sia un prodotto naturale e inevitabile di questo processo?
L’adolescenza inizia a forgiarsi fin dalla prima infanzia: tutte le esperienze vissute durante questa fase e anche il modo in cui vengono sperimentate generano connessioni neurali visibili attraverso le risposte comportamentali e i pensieri manifestati.
Secondo Bueno i Torrens (2022), vanno evidenziate due regioni del cervello che influenzano chiaramente il comportamento adolescenziale.
Figura 1. Corteccia Prefrontale.
La corteccia prefrontale: è la sede delle funzioni esecutive, che includono le capacità cognitive che ci consentono di pianificare opzioni e futuri alternativi, generare pensiero critico e riflessivo, prendere decisioni e regolare il comportamento per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Le funzioni esecutive includono, tra le altre capacità cognitive, la memoria di lavoro (cioè la capacità di gestire idee diverse contemporaneamente per categorizzarle, dar loro priorità, cercare somiglianze e differenze), la flessibilità cognitiva (la capacità di passare da un’idea all’altra senza intoppi ed evitare di rimanere bloccati in idee preconcette), la capacità progettuale e di riflessione e, infine, il controllo degli impulsi, che implica la gestione consapevole delle emozioni.
Il controllo delle funzioni esecutive permette a una persona non solo di essere protagonista della propria vita, ma di diventarne l’amministratore.
Incoraggiare gli adolescenti a raggiungere la gioventù e l’età adulta con funzioni esecutive consolidate dovrebbe essere un obiettivo primario per aiutarli a diventare persone proattive e responsabili.
sistema limbico
Il sistema limbico: in questo circuito si generano emozioni, sensazioni di piacere e ricompensa.
L’amigdala è una struttura del sistema limbico e la sua funzione è quella di generare risposte emotive.
Va ricordato che le emozioni sono schemi di risposta preconsci che si attivano quando una situazione o un cambiamento si verifica esternamente o internamente (un pensiero) che richiede una risposta immediata.
Il fatto che siano preconsci implica che non siamo consapevoli di quando si genera un’emozione, anche se una volta innescata possiamo razionalizzarla e, magari, se lo riteniamo necessario, reindirizzarla, grazie alle funzioni esecutive della corteccia prefrontale (Bueno i Torrens, 2022).
Le emozioni attivano vari sistemi fisiologici nel corpo per rispondere rapidamente.
Non c’è un accordo generale su quante siano le emozioni, ma alcune sono basilari e trasversali, e il resto nasce dalla combinazione di queste, in percentuali diverse.
Quando si parla di emozioni di base, la paura, la rabbia e la sorpresa, sono solitamente chiamate in causa, oltre all’avversione o al disgusto e alla tristezza e alla gioia.
La gioia è un’emozione di base che trasmette fiducia verso gli altri e verso sé stessi, che non solo promuove e facilita ogni tipo di dialogo ma anche la capacità di responsabilizzazione.
Una persona che ha fiducia in sé stessa si sente più in grado di organizzare e gestire la propria vita.
Per questo, è molto importante non abusare della rabbia e dei rimproveri con gli adolescenti.
La rabbia, infatti, può stimolare ulteriormente l’impulsività.
Il nucleo accumbens, un’altra struttura del sistema limbico, regala sensazioni di benessere e piacere, e solitamente legate in qualche modo alla realizzazione degli istinti di base (come mangiare) o allo stare con altre persone e inserirsi in un gruppo.
Quello che succede a molti adolescenti è che la pressione che hanno sentito dal loro ambiente per imparare cose che per loro non hanno senso li ha portati a dissociarsi dal fatto di acquisire nuove conoscenze con senso di ricompensa.
Spesso questa pressione si traduce in insuccesso scolastico o in stati di irrequietezza, angoscia, ansia, stress e persino depressione.
Il nucleo accumbens fornisce anche sensazioni di piacere e benessere in attesa di compiere qualsiasi azione o di vivere un evento che ci aspettiamo gratificante.
Il principale neurotrasmettitore del nucleo accumbens è la dopamina, coinvolta nei sentimenti di piacere, motivazione e ottimismo.
In altre parole, all’interno del cervello, questi tre stati mentali – piacere, motivazione e ottimismo – sono collegati e stimolare uno di essi implica che gli altri siano attivati.
Ecco perché la motivazione è piacevole per noi, come l’ottimismo, e una persona ottimista di solito è più motivata e si sente più felice.
Queste tre aree cerebrali, la corteccia prefrontale, l’amigdala e il nucleo accumbens maturano progressivamente durante l’adolescenza e, come ogni altra area del cervello, lo fanno guidate da determinati programmi genetici e attraverso l’interazione con il contesto ambientale, che include tutte le esperienze di apprendimento e di vita.
In sintesi, nel cervello dell’adolescente spiccano tre funzioni chiave per comprenderne il comportamento: le funzioni esecutive, le emozioni, e la ricerca di sensazioni gratificanti che diano loro piacere.
BIBLIOGRAFIA
Bueno i Torrens, D. (2022). El cerebro del adolescente. Descubre cómo funciona para entenderlos y acompañarlos. Barcelona: Grijalbo Mondadori.
Collado, J.A, Ardoy, D. (2020). Cerebro, mente y futbol. In Collado, J.A, Rivilla Arias, I. e Ardoy, D. (Coord.). Futbol y Neurociencia 1°parte – 45 Minutos. Amazon Publishing.
