1. Home
  2.  » 
  3. Team Building
  4.  » Gruppo o Squadra

gruppo o squadra

DA GRUPPO A SQUADRA: VERSO UN EFFICACIA COLLETTIVA

La responsabilità di costruire una squadra è di tutti i suoi membri, sebbene l’“ingegnere” a capo del cantiere sia l’allenatore.

Partecipare in forma attiva alla costruzione della squadra non è un atto di disciplina, ma d’intelligenza.

Weinberg e Gould (2007) presentano cinque caratteristiche che stabiliscono la costruzione di una squadra

gruppo o squadra

Caratteristiche della squadra

da gruppo a squadra: obiettivi comuni

ogni squadra cresce e si sviluppa attraverso un percorso evolutivo e non è sufficiente dichiarare l’obiettivo per saperlo raggiungere.

Gli atleti, infatti, già dai primi allenamenti cercano di trovare il loro status all’interno del gruppo, e interiorizzano progressivamente valori comuni che gli permettono di riconoscere gli obiettivi collettivi: le nuove esigenza, le difficoltà e i conflitti interni saranno gli elementi chiave per lo sviluppo della maturità della squadra, definendo la “chimica collettiva” che alimenta la forza dei singoli.

Senso d’identità collettiva

il talento individuale ha bisogno della squadra per manifestare il proprio valore e il senso del NOI deve prevale sulla forza dell’IO.

Ogni atleta, infatti, può raggiungere i propri obiettivi personali solo ed esclusivamente attraverso la squadra, che a sua volta ha bisogno dell’apporto di tutti, dal capitano al magazziniere.

Ogni contributo personale è fondamentale, in quanto la forza diventa maggiore quanto più è a disposizione del collettivo.

In un contesto dove si valorizzano le qualità individuali a disposizione del collettivo, nasce e si sviluppa il senso di appartenenza, un sentimento identitario che differenzia una squadra da un’altra, e la rende capace di funzionare al massimo delle proprie capacità.

i ruoli

ogni membro deve avere un ruolo definito nel lavoro di squadra, in modo da sentirsi partecipe nel cammino verso il successo, dal momento che non ci sono funzioni più importanti di altre e tutte devono essere tenute in considerazione.

In ogni squadra sono presenti ruoli formali e informali.

I ruoli formali sono un insieme di comportamenti e compiti che ci si aspetta vengano messi in atto dalla persona, in relazione alla funzione che gli è stata affidata all’interno della squadra.

Avremo ruoli formali per le posizioni in campo, ruoli formali di staff (allenatore, vice allenatore, preparatore atletico, etc.) e ruoli formali dirigenziali (presidente, direttore sportivo, dirigente accompagnatore, etc.)

I ruoli informali sono, invece, un insieme di comportamenti e compiti che nascono dalle relazioni che si stabiliscono tra i membri del gruppo.

La squadra, infatti, funziona se i membri comprendono e accettano i ruoli che gli sono stati affidati, anche per un periodo di tempo limitato.

La chiarezza del ruolo, definito operativamente nelle sue funzioni, e l’accettazione, ovvero il grado di accordo e interiorizzazione delle funzioni assegnate, rappresentano un elemento cardine nella struttura della squadra, al pari delle norme e delle sanzioni.

andrea-menozzi-psicologo-dello-sport

Dott. Andrea Menozzi psicologo dello sport

contigo psicologia
gruppo o squadra

gruppo o squadra: norme e sanzioni

regolano il comportamento dei membri e sono riferite a tutti gli aspetti del funzionamento interno.

Le norme devono essere stabilite e condivise all’inizio della stagione sportiva per evitare inutili conflitti nel corso della stessa, e non devono essere imposte: coinvolgere il gruppo nella loro stesura non significa essere accondiscendenti o creare un clima di anarchia.

Si devono stabilire un insieme di regole, possibilmente poche, senza eccezioni, chiare e utili al funzionamento della squadra, che devono essere introiettate e rispettate: puntualità agli allenamenti e alle convocazioni, utilizzo del vestiario di rappresentanza e da allenamento fornito dalla società, concordare eventuali comunicazioni via social o interviste ai giornali, sono solo alcuni esempi delle scelte di comportamento che possono costituire un regolamento interno. Come per i ruoli, anche le norme possono essere suddivise in formali e informali.

Le norme formali sono stabilite a priori dalla direzione del club, in un regolamento interno che deve essere sottoscritto dai membri della squadra, che ne organizza il comportamento in funzione degli obiettivi prestabiliti.

La disattenzione delle norme formali deve essere accompagnata da un elenco di sanzioni corrispondente ai comportamenti non rispettati.

lo staff tecnico e le sanzioni

Lo staff tecnico e la società devono conoscere e monitorare gli effetti che le norme hanno sul rendimento sportivo e sulle relazioni tra i membri, in modo da poter intervenire apportando modifiche al regolamento, sempre per favorire il senso d’identità collettiva e scongiurare la formazione dei sottogruppi.

Le sanzioni sono comportamenti connessi al mancato rispetto delle norme stabilite nel regolamento interno e condivise con il gruppo.

Perché le sanzioni siano funzionali, devono essere applicate tutte le volte che è infranto il regolamento e a tutti i membri del gruppo, senza eccezioni.

La funzionalità principale della sanzione non deve essere quella di punire, ma di prevenire che in futuro tale comportamento possa essere messo in atto.

Le sanzioni hanno un valore a breve e a lungo termine, e non devono perdere la loro efficacia con il prosieguo della stagione: troppo spesso, infatti, gli staff tecnici le applicano con vigore all’inizio della stagione sportiva e, via via che la stagione è in corso, ci si “dimentica” di infliggerle in funzione delle esigenze di risultato.

La perdita di coerenza e di fermezza da parte dello staff tecnico porta a creare un sistema di eccezioni, un virus che può contagiare la struttura del gruppo portandolo alla progressiva disgregazione.

modalità di comunicazione

lo spogliatoio è un luogo “sacro”, invalicabile e intimo.

Una frase tipica è “Quello che si dice qui dentro deve rimanere qui dentro”.

Per questa ragione è il luogo migliore nel quale comunicare, lontano dalle distrazioni del campo. È buona norma che l’allenatore dia le comunicazioni in piedi, in modo da permettere ai giocatori di entrare in contatto visivo con lui.

La comunicazione non deve essere prolissa, ma costituita su 2 o al massimo 3 concetti che si vogliono illustrare e che devono essere preparati nel dettaglio dall’allenatore, per evitare improvvisazione e conseguente perdita di attenzione da parte dell’interlocutore.

La presentazione dei concetti necessita di un successivo momento di confronto, in quanto senza questo elemento non vi è maturazione reciproca: è bene ricordare che l’obiettivo dell’allenatore è quello di portare i giocatori verso una autonomia decisionale, bilanciando la libertà di espressione con la necessità di fornire strumenti per guidarli.

Per questa ragione è di assoluta importanza rinforzare i commenti positivi effettuati dalla squadra sia all’interno dello spogliatoio: un giovane giocatore deve imparare a esprimere con i dovuti modi la propria opinione, creando un confronto che può far nascere spunti interessanti.

La stessa situazione potrà ripetersi durante la gara: il giocatore vive la partita, ha la percezione di quanto accade e, se consapevole di ciò che dice perché è stato stimolato correttamente, può dare indicazioni utili alla squadra.

La costruzione della squadra è un compito arduo che si sviluppa durante tutta la stagione sportiva, e non solo nella fase si pre-campionato.

Bibliografia

Weinberg, R. S., Gould, D. (2007). Foundations of sport and exercise psychology (4th ed.). Champaing (IL): Human Kinetics.

Per Informazioni

Termini e Condizioni

Ai sensi dell’art.13 del GDPR 679/2016 si informa che i dati che ci verranno forniti tramite la compilazione di questo form saranno trattati da CONTIGO per dare riscontro alle vostre richieste. Si precisa che il Form non è destinato a visitatori di età inferiore a 16 anni o che non siano maggiorenni nella loro giurisdizione di residenza. Se non conformi ai requisiti anagrafici specificati, non inserire i propri dati personali nel Form.