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psicologia in campo

come Modulare il carico emotivo

Come modulare il carico emotivo nell’allenamento?

Le emozioni sono parte della nostra vita e non ci abbandonano mai.

Seligman (2002) stabilisce che tutti i comportamenti che mettiamo in atto sono associati a una serie di emozioni che influenzano la percezione della realtà.

Infatti, in funzione delle emozioni che genera una situazione, tendiamo a percepire una maggior o minor esigenza, soddisfazione o frustrazione: il processo di presa di decisione, in qualunque situazione di gioco, è, quindi, condizionato dalle emozioni sperimentate dal giocatore.

le emozioni influenzano l’esecuzione di un compito

Si tutto vero, facilitandone la sua risoluzione o interferendo sulla capacità di recuperare le risorse disponibili: quando aumenta la complessità del compito, cresce anche l’incertezza, richiedendo quindi maggiori risorse dal punto di vista emotivo.

La risoluzione di alcune situazioni di gioco può essere molto stressante per il giocatore, facendo percepire un eventuale fallimento come una minaccia alla propria autoefficacia, diminuendo quindi la percezione delle proprie capacità.

Inoltre, anche l’attenzione e la concentrazione possono essere influenzate dal carico emotivo, non permettendo al giocatore di indirizzare il proprio focus sugli elementi rilevanti della situazione, oppure non consentendogli di mantenere la concentrazione per un determinato periodo di tempo.

marcatore somatico

Damasio (1999), con l’ipotesi del marcatore somatico, sosteneva che è possibile osservare come determinate emozioni permettano l’anticipazione di certi stati fisiologici da parte del corpo, generando percezioni che assumono significato diverso da soggetto a soggetto.

Cognizione ed emozione sono relazionati e inseparabili, come ampliamente dimostrato nella fase iniziale del capitolo trattando il tema della funzionalità cerebrale.

L’allenamento ha, quindi, bisogno di emozioni, che diventano un indicatore fondamentale per conoscere il livello di disponibilità del giocatore a risolvere i problemi del gioco e a trovare opportunità d’azione.

Headrick, Renshaw, Davids, Pinder e Araújo, (2014) sottolineano l’importanza del ruolo delle emozioni all’interno del disegno delle esercitazioni, in quanto è necessario considerare come gli stati emotivi vincolino i pensieri, le percezioni e le azioni dei giocatori.

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Dott. Andrea Menozzi Psicologo dello Sport
contigo psicologia

lavorare sul carico emotivo

Gli autori stabiliscono due principi chiave per lavorare sul carico emotivo degli atleti:

-Comprendere le tendenze emotive degli atleti, considerati come uno diverso dall’altro.

-Modulare le richieste a seconda delle emozioni che si vogliono far emergere.

Pruneti (2019) sottolinea che la cognizione e le reazioni emozionali sono aspetti importanti per l’individuo, con decisive influenze sull’efficienza intellettiva, sull’abilità di formare, formulare ed utilizzare concetti.

Lo staff tecnico diventa, quindi, fondamentale nella gestione del carico emotivo, creando un ambiente di allenamento dove si favorisce lo sviluppo di emozioni positive, attraverso feedback di rinforzo e di progresso: il carico emotivo si modifica, infatti, grazie al comportamento degli allenatori e le conseguenze del comportamento durante l’allenamento possono essere, quindi, fattori generanti emozioni positive e negative.

Lo staff può quindi modulare il carico emotivo attraverso:

-Feedback Correttivi: utilizzo d’indicazioni finalizzate alla correzione del comportamento emesso da giocatore per raggiungere il risultato desiderato.

L’allenatore rinforza il comportamento richiesto e fornisce suggerimenti su come svilupparlo al meglio.

-Feedback Punitivi: l’allenatore sanziona il comportamento non desiderato o aumenta la difficoltà delle richieste del compito per generare stress nel giocatore.

-Prossemica Positiva/Negativa: l’allenatore condiziona il comportamento dei suoi giocatori attraverso la propria posizione in campo, il tono di voce e la comunicazione utilizzata.

Spesso, per generare carico emotivo, l’allenatore può anche fingere, mostrandosi molto arrabbiato e mettendo in atto scenate (senza esagerare!!), utilizzando un tono di voce alto.

-Suddivisione in Gruppi: nel lavoro con il gruppo squadra, l’allenatore può dividere i gruppi per esigenze tecnico-tattiche, ma anche per esigenze psicologiche.

Si può, quindi, creare un gruppo per fomentare la collaborazione tra i membri oppure volutamente creare divisioni per vedere la reazione di alcuni giocatori messi in un gruppo piuttosto che in un altro.

carico emotivo

Figura 1. Variabili da modulare per allenare il carico emotivo

Il carico emotivo, in definitiva, non dipende solo dal compito che il soggetto è chiamato a risolvere, ma dall’interazione dell’individuo con l’ambiente.

Falcès-Prieto e collaboratori (2015) hanno analizzato lo stile di conduzione dell’allenatore come il principale elemento di modulazione del carico emotivo: un allenatore che parla in continuazione, che sta “addosso ai giocatori”, con continui richiami e correzioni, eleva inevitabilmente il carico emotivo, mentre un allenatore che, invece, mostra sicurezza, appoggio, da feedback di progresso e poche indicazioni, abbassa il carico emotivo dell’allenamento.

Entrambi gli stili devono essere utilizzati a seconda del contesto, dell’età dei giocatori e del momento della stagione, in quanto non c’è mai un modo giusto o un modo sbagliato: c’è quello che voglio trasmettere.

Si raccomanda di non utilizzare costantemente uno stile eccessivamente attivo per aumentare il carico emotivo dei giocatori, in quanto potrebbero, col tempo, adattarsi a questo modo di condurre.

Bibliografia

Damasio, A. (1999). El Error de Descartes. Santiago de Chile: Editorial Andrés Bello.

Headrick, J., Renshaw, I., Davids, K., Pinder, R. e Araujo, D. (2014). The dynamics of expertise acquisition in sport: The role of affective learning design. Psychology of Sport and Exercise. 16.

Falcés-Prieto, M., Casamichana, D., Villarreal, E. S. S., Requena-Sánchez, B., Carling, C., Suárez-Arrones, L. J. (2015). La presencia del entrenador durante un juego reducido: efectos sobre la carga interna y rendimiento técnico. RICYDE. Revista Internacional de Ciencias del Deporte, 11(41).

Pruneti, C.A. (2019). Diagnosi funzionale in psicologia clinica e psicopatologia. Bologna: Esculapio.

Seligman, M. E. (2002). Positive psychology, positive prevention, and positive therapy. Handbook of positive psychology, 2, 3-12.

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