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adolescenza: la ricerca di identità

“Ci vuole coraggio per crescere e diventare quello che realmente si è”.
Edward Estlin Cummings

Durante l’adolescenza, ragazzi e ragazze hanno bisogno soprattutto di definire la propria identità.

Il cervello dell’adolescente è pieno di domande, ma senza dubbio le più importanti a cui rispondere sono:

“Chi sono io?”.

“Chi sono io in relazione al mio ambiente?”

L’identità è definibile come l’insieme dei tratti di un individuo che lo caratterizzano nei confronti degli altri (Bueno i Torrens, 2022).

Implica, quindi, la consapevolezza che una persona ha di essere sé stessa e diversa dagli altri, comprende tutti gli attributi personali e la sensazione di continuità e monotonia, cioè la condizione di essere sé stessi nel tempo nonostante i cambiamenti.

ricerca di identità

adolescenza: la ricerca di identità

Durante questo processo spesso si ricercano molte identificazioni diverse tra loro, ovvero ci si identifica parzialmente con varie persone intorno a loro.

Queste sperimentazioni consentono agli adolescenti di provare una relativa sicurezza, ma l’identità finale non è, né dovrebbe essere, la somma di tutte le identificazioni parziali che stabiliscono, ma piuttosto una forma nuova e, solitamente, imprevedibile (Bueno i Torrens, 2022).

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Dott. Andrea Menozzi Psicologo dello Sport e dell’Adolescenza

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Quindi, perché l’adolescenza è così turbolenta?

Perchè, quella dell’adolescente non è un’identità statica, ma piuttosto flessibile e adattabile nella sua stessa coerenza.

Con il tempo stiamo cambiando, impariamo cose nuove, viviamo esperienze che influenzano il nostro modo di vedere il mondo e di relazionarci con esso, e anche la percezione che abbiamo di noi stessi.

Per stabilire la propria identità, gli adolescenti hanno bisogno di sviluppare il loro sistema di valori, cioè ciò che considerano giusto e sbagliato, e fino a che punto considerano etico spingersi per soddisfare i propri interessi.

Devono anche stabilire le proprie opinioni, e non solo ripetere quelli dei propri genitori o di chi li circonda: nessuno vuole essere una copia di un’altra persona.

Gli adolescenti devono scoprire cosa possono fare e fino a che punto vogliono spingersi, il che implica rompere alcuni limiti e aggrapparsi a ideali e utopie.

E, soprattutto, vogliono essere orgogliosi dei loro risultati, il che spesso porta a una certa frustrazione, poiché si muovono costantemente tra tentativi ed errori.

Vogliono essere rispettati per quello che sono, ma per questo devono prima sapere chi sono, forgiare la propria identità e analizzare la propria coerenza interna.

Durante il processo di ricerca e costruzione dell’identità, gli adolescenti cercano relazioni con nuove persone dalle quali impareranno altre visioni della vita e dell’ambiente che li arricchiranno.

Ciò include soprattutto, ma non solo, le persone della loro età con cui stabiliranno relazioni di fiducia: da qui la grande importanza degli amici adolescenti.

Questa ricerca e costruzione dell’identità comporta però un grande lavoro mentale: devono riassegnare certezze e verità, cioè mettere in discussione tutto ciò che hanno imparato fino ad allora, compresi gli stili di vita della propria famiglia e tutto ciò che i genitori gli hanno trasmesso, e devono anche rivalutare tutte le esperienze quotidiane, che li porteranno a sperimentare comportamenti che troppo spesso noi adulti non comprendiamo.

identificazioni

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In sintesi, gli adolescenti esaminano e riesaminano sé stessi, valutano e rivalutano costantemente i propri punti di vista, le proprie opinioni e il proprio modo particolare di percepire e interpretare la realtà con i coetanei e con gli adulti.

Tutto questo li porta a provare diversi punti di vista, credenze e valori, a volte oscillando da un estremo all’altro in breve tempo e commettendo errori che li aiuteranno, o dovrebbero aiutarli, a continuare a crescere.

Questo è un punto importante che deve essere tenuto in considerazione nel rapporto tra adulti e adolescenti: devono sperimentare vari punti di vista per scoprire da soli gli errori, e dobbiamo aiutarli a percepirli come una fonte di nuove conoscenze, necessarie per costruire gradualmente la propria identità.

Etichettare un adolescente per un errore che ha commesso è la cosa peggiore che possiamo fare, perché limita la sua capacità di cambiare in modo flessibile.

Vivere secondo come pensiamo e come ci sentiamo, non pensare e sentire secondo come dobbiamo vivere (Bueno i Torrens, 2022).

BIBLIOGRAFIA

Bueno i Torrens, D. (2022). El cerebro del adolescente. Descubre cómo funciona para entenderlos y acompañarlos. Barcelona: Grijalbo Mondadori.

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